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Cremonese, hai fatto il massimo
Cremonese, hai fatto il massimo

La Cremonese esce sconfitta contro l’Inter allo Zini: fare di più era difficile, soprattutto con una panchina così corta

La sconfitta di solito, oltre allo sconforto, porta con sé i classici dubbi sul proprio operato. Cosa avrei dovuto cambiare per ottenere un risultato diverso? Come avrei dovuto gestire la squadra per evitare il calo finale? Domande lecite ma a cui è difficile dare una risposta dopo questo Cremonese-Inter. Ballardini ha fatto il massimo con il materiale a disposizione, e un esito diverso sarebbe stato possibile solo grazie a un aiuto della dea bendata.

SQUADRA (QUASI) TIPO – La buona notizia è che il mister ha già individuato i suoi uomini, quelli che gli permettono di esprimere al meglio le sue idee di calcio. Avanti con il 3-5-2 puro quindi, un modulo che garantisce copertura e possibilità di ripartenze. Dietro Bianchetti viene rispolverato come braccetto di destra, facendo accomodare in panchina Ferrari; in mezzo c’è il previsto esordio dal primo minuto di Benassi al posto dello squalificato Pickel. Davanti c’è sempre Ciofani, visto che Dessers non è ancora al centro per cento.

A SPECCHIO MA NON TROPPO – Anche Inzaghi schiera l’Inter con il classico 3-5-2. Nonostante i due schieramenti siano pressoché identici, l’interpretazione dei due moduli è diametralmente opposta. La differenza la fanno i braccetti: Bastoni e Darmian avanzano spesso a creare superiorità nei mezzi spazi, Bianchetti e Vasquez invece sono bloccati dietro. L’inizio di marca nerazzurra è veemente ma produce più corner che tiri in porta. Nell’inizio complicato sono bravi Meité e Benassi a scalare con i tempi giusti a seguire gli inserimenti nerazzurri.

DIFENDERE E OFFENDERE – Nonostante la prepotenza ospite la sensazione è che la Cremonese sappia perfettamente cosa deve fare e come lo deve fare. Non è una sofferenza imposta, ma quasi accettata. I grigiorossi difendono e appena possono ripartono. Ciofani lavora sporco su Acerbi, poi spizza o lancia Okereke, sempre pericoloso negli spazi. Il primo gol del nigeriano allo Zini arriva da un’invenzione dell’ex Venezia, che alza il livello segna una rete simile ma ancora più bella di quella siglata a San Siro.

BENE BENASSI – Due parole anche sull’ultimo acquisto grigiorosso. Benassi gioca da mezzala destra e senza strafare fa capire cosa vuol dire essere un giocatore di categoria. Quando riceve palla con l’uomo alle spalle la gestisce senza pressione, gioca semplice e cerca il compagno più vicino. La bella sorpresa è che gioca 90’, dando un ottimo apporto ad entrambe le fasi. Da sottolineare quella offensiva: appena può si butta nello spazio, in area sente la porta (sono due i tiri nello specchio). Per quanto visto potrà dare tanto alla causa grigiorossa.

VINCE IL PIÙ FORTE – Dopo il pareggio di Lautaro (su un’altra respinta così così di Carnesecchi, comunque positivo viste le tante parate) nella ripresa Ballardini prova anche a vincerla. Come contro il Bologna la Cremonese perde tanto quando esce Castagnetti, che pur non nella sua miglior versione organizza il gioco e verticalizza con qualità. La differenza la fanno – soprattutto – i cambi. Non serve la profondità della rosa dell’Inter per cercare la salvezza, ma nemmeno si può pensare di invertire la rotta di un campionato complicato avendo a disposizione quattro centrocampisti per tre posti. Non è un caso che la Cremonese cali quando arrivano le sostituzioni, perché chi entra dalla panchina non riesce a dare la svolta.

STRADA GIUSTA, ATTEGGIAMENTO GIUSTO – Difficile dunque per questa Cremonese fare di più. I grigiorossi ci hanno provato, hanno seguito il loro piano gara e hanno tenuto il risultato in bilico fino alla fine. I giocatori hanno recepito velocemente le idee di Ballardini e stanno provando a ribaltare questa stagione storta. Le premesse per tentare l’impresa ci sono tutte. Quello che serve sono innesti di qualità. In poche settimane il nuovo mister ha portato tante migliorie, sarebbe veramente un grosso errore non fornirgli le armi per tentare l’impossibile.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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