Vi presentiamo Massimo Coda, nuovo (ma anche vecchio, poiché un ex) attaccante della Cremonese, a disposizione ora di Ballardini
Dopo 12 anni Massimo Coda fa ritorno alla Cremonese, squadra che di fatto lo ha lanciato nel grande calcio. Da allora, però, il ragazzo di strada ne ha fatta, ed è diventato tutt’altro tipo di giocatore rispetto al ragazzino acerbo di allora. Al punto che oggi è 10esimo nella classifica marcatori dei bomber all time della Serie B, a -24 da Stefan Schwoch.
STORIA – Nasce a Cava de’ Tirreni il 10 novembre del 1988, cresce proprio nella squadra della sua città, la Cavese, con cui esordisce in C2 nel 2004-2005. Si trasferisce così nella seconda serie svizzera, al Bellinzona, ma qui non segna neanche un gol in 21 presenze. Le tappe successive sono Cisco Roma in C2 (8 presenze e 0 gol), Treviso in B (0 presenze) per metà stagione e poi Crotone in C1 (2 presenze e 0 centri). La svolta della sua carriera arriva nel 2008, quando il Bologna ne acquista il cartellino dai veneti per circa mezzo milione di euro, e lo presta alla Cremonese. In grigiorosso resta 3 anni, segnando 24 gol in 86 presenze complessive, e sfiorando anche una promozione in B.
Nel 2011 torna al Bologna, ma a gennaio scende nuovamente in prestito in C a Siracusa, dove segna 2 gol in 15 presenze. L’anno successivo la storia si ripete; altro prestito in Serie C, ma questa volta al San Marino, e per tutto l’anno, dove segna 10 reti in 32 presenze. Rimane svincolato e lo acquista il Parma che lo presta agli sloveni del Gorica, esperienza che gli vale 18 reti in 33 partite. I gialloblu decidono quindi di dargli una chance in Serie A, ma per lui lo spazio è ridotto, anche se riesce a togliersi la soddisfazione di timbrare il cartellino nella massima serie 2 volte in 18 presenze.
Nel 2015 scende in Serie B, a Salerno, e inizia a diventare il giocatore che abbiamo imparato a conoscere, formando con Donnarumma una coppia esplosiva. Per lui, alla fine del biennio, saranno 33 le reti in 85 presenze, numeri che gli valgono la chiamata del Benevento appena promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia. Saranno solo 4 i gol siglati quell’anno (con la squadra che retrocede) e 30 nei due anni successivi in B, conclusi con una promozione. Nel 2020 arriva la chiamata del Lecce appena retrocesso, e in due anni segna 44 gol (equamente divisi), centrando la promozione solo al secondo tentativo. Nel 2022 il copione si ripete: lo acquista il Genoa retrocesso, segna 10 gol e porta la squadra in Serie A.
RUOLO – Ovviamente, nella Cremonese di Ballardini, rivestirà un ruolo fondamentale. A lui verrà affidato il ruolo di fulcro offensivo, anche se spesso potrebbe finire in ballottaggio con Tsadjout, Ciofani o addirittura Vazquez.