Nel post partita di Perugia Massimo Rastelli ha parlato di basi gettate per il futuro, ma sarà ancora lui il futuro tecnico della Cremonese?
E così la Cremonese dovrà guardare dalla poltrona le altre squadre contendersi l’ultimo posto valevole per la Serie A. E senza neanche poter sperare in una penalizzazione del Palermo poiché, in tal caso, sarebbe proprio il Perugia a rientrare nel lotto dei playoff in virtù proprio della vittoria di ieri che ha permesso di scavalcare i grigiorossi. Però dobbiamo anche essere onesti: per una squadra che, fino a tre mesi fa, rischiava di fare la fine del Foggia o della Salernitana, la salvezza ottenuta senza affanni è già grasso che cola.
TEMPO PER LA PROGRAMMAZIONE – A voler essere ottimisti, se guardiamo l’altro lato della medaglia, possiamo dire che la società di Via Postumia avrà più tempo per riflettere sul proprio futuro e iniziare a pianificarlo. Con questo non vuol dire che dobbiamo aspettarci da subito degli acquisti, anche perché i tempi sono assai prematuri. All’apertura del mercato manca infatti più di un mese e mezzo, in più il campo e i tribunali devono ancora emettere i loro verdetti per le altre partecipanti.
LA POSIZIONE DEL MISTER – Intanto delle riflessioni dovranno necessariamente essere fatte su chi affidare la guida della squadra che verrà. Sotto questo aspetto, l’exploit degli ultimi mesi ha consolidato la posizione di mister Rastelli, già forte di un contratto sino al 2020. Però dal calcio ci si può aspettare di tutto. Non dimentichiamoci infatti che lo stesso Rastelli ha impiegato parecchio tempo a trovare la giusta amalgama, seppur con tutte le attenuanti del caso quali infortuni ed errate scelte di mercato. E quei punti sono costati caro, costringendo la Cremonese a una situazione a cui poi è stato obiettivamente bravo a rimediare. Non vogliamo accusare il tecnico campano di non esser riuscito a estrarre subito la cosiddetta ‘bacchetta magica’, soltanto che una società è legittimata a mettere qualsiasi cosa sulla bilancia dei pro e dei contro.
COSA FARE – Potrebbe ritenersi giusto concedere a Rastelli un’altra possibilità, soprattutto perché il suo curriculum parla chiaro: un solo esonero in carriera in Serie A, playoff centrati con l’Avellino, due campionati vinti (Juve Stabia in C1 e Cagliari in B) e una salvezza tranquilla – 11° posto – in massima serie. Ad ogni modo, si confida anche nell’operato della dirigenza e soprattutto nell’esperienza di Bonato. Un altro il cui curriculum parla per lui.