fbpx
Cremo, quanto Vale questo punto
Cremo, quanto Vale questo punto

Una bella Cremo pareggia a Bergamo contro la capolista Atalanta grazie al primo gol in Serie A di Valeri

In periodo di crisi energetica crollano certezze che credevamo inscalfibili. Ad esempio, come dibattuto in settimana, è stato confermato che per cuocere la pasta è possibile spegnere il fuoco una volta fatta bollire l’acqua, risparmiando gas. Fortunatamente la crisi energetica di Valeri sembra ben lontano dall’avverarsi e non servono trucchetti per andare al risparmio. È (anche) grazie all’ennesima corsa dell’esterno mancino di Alvini che la Cremo porta via un punto fondamentale dal Gewiss Stadium di Bergamo.

ESORDIO – Per la delicata sfida contro la capolista Atalanta mister Alvini butta subito nella mischia Meité, schierato in mezzo al campo con Escalante. Sernicola sostituisce l’infortunato Ghiglione, davanti c’è Pickel con Okereke e Dessers. A sinistra Valeri, dietro i soliti noti. Gasperini recupera tutti gli acciaccati: dietro, oltre all’ex Okoli, ci sono Demiral e Toloi, davanti gioca dal primo minuto Muriel.

DOPPIO TREQUARTISTA – Ci si accorge fin da subito che lo schieramento grigiorosso non è quello abituale: Okereke gioca più defilato sulla sinistra, Pickel giostra sulla trequarti destra. È probabile che il mister abbia avuto in testa due opzioni, e abbia scelto quella del doppio trequartista una volta appurato che Gasperini ha mandato in soffitta le idee di una difesa a quattro. Nel primo tempo è proprio Alvini che vince la partita a scacchi con il Gasp: Okereke e Pickel limitano le discese di Okoli e Toloi, giocando uomo su uomo. La pressione sull’ex difensore grigiorosso, anello debole del reparto arretrato della Dea, fa arrivare le prime occasioni dalle parti di Musso.

EQUILIBRIO – I passi in avanti più importanti si vedono dal punto di vista della tenuta difensiva. La Cremo non offre più campo all’avversario, come successo nelle precedenti uscite e in maniera fin troppo evidente a San Siro. Le rare ripartenze concesse in occasione dei calci piazzati vengono stoppate dall’ottimo Sernicola. L’ennesima grande prova di Chiriches e una partita gagliarda di Aiwu limitano i pericoli dalle parti di Radu che si deve impegnare principalmente su conclusioni dalla distanza. L’equilibrio però ha un prezzo e la Cremo lo ripaga in fase offensiva. Nel primo tempo i grigiorossi hanno diverse occasioni per ribaltare l’azione e andare a far male all’Atalanta. La manovra sgorga bene da dietro e si arena sulla trequarti, dove Pickel ha grandi capacità di pressione ma poca qualità. Il risultato è che le occasioni arrivano quando sono gli attaccanti a crearsele, come quando Dessers scippa palla a Okoli.

FORCING DEA – Dopo un primo tempo giocato allo stesso livello nella ripresa la Cremo cala ed esce l’Atalanta. In mezzo al campo Escalante e Pickel sono in riserva, tocca quindi a un positivo Meité sobbarcarsi il lavoro sporco. I nerazzurri a destra non passano perché Sernicola e soprattutto Aiwu chiudono tutto quello che passa dalle loro parti. A sinistra purtroppo non funziona alla stessa maniera, perché Valeri corre come un matto e perde tanti palloni e Lochoshvili non è nella sua miglior giornata. Da due falli del georgiano nascono i due gol nerazzurri: il primo annullato per un tocco di mano dell’ex Okoli, il secondo regolare di Demiral.

REAZIONE CREMO – L’altra bella notizia della giornata è una conferma: questa squadra non molla mai e non conosce crisi energetiche. Il gol subito a un quarto d’ora dalla fine dopo una bella prestazione avrebbe potuto abbattere il morale. La Cremo invece non ci sta e grazie anche alle energie dei nuovi entrati (Ascacibar su tutti) trova il pareggio con Valeri, l’uomo simbolo di questa Cremo che non muore mai. L’esterno mancino corre anche quando il tiro di Ascacibar è a mezza strada e non può sapere che verrà respinto nella sua zona, corre verso il primo gol in A che regala un punto importante e meritato alla squadra.

DA MIGLIORARE – Nel post partita mister Alvini era sì raggiante per il punto conquistato ma allo stesso tempo realista. Sono tante le cose da migliorare, dalla gestione del pallone in certi momenti della partita alla fase offensiva. Okereke e Dessers hanno giocato con i mocassini (cit. Alvini) e nonostante l’impegno hanno peccato in cattiveria. Soprattutto Dessers: dopo le belle prove di Firenze e Roma ha fatto qualche passo indietro, palesando difficoltà a calarsi nella realtà di una squadra che deve lottare per non retrocedere. Tutto materiale per il mister che dovrà lavorare in settimana per migliorare questi aspetti. Domenica prossima arriva l’ennesima gara complicata, l’ultima di un ciclo terribile e che anticipa la sosta per le nazionali. Contro la Lazio servirà una grande Cremo, come visto a Bergamo. I grigiorossi avranno una grande occasione perché gli uomini di Sarri arrivano da due turni infrasettimanali consecutivi. La difesa laziale inoltre concede parecchio, ragion per cui noi ci sbilanciamo. Domenica scenderà in campo una grande Cremo e arriverà il primo gol di Dessers in maglia grigiorossa.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

Potrebbe interessarti anche:

Alvini, ma cosa mi combini?

Alvini, ma cosa mi combini?

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, vai all-vini

Cremonese, vai all-vini

La Cremonese e il modulo placebo

La Cremonese e il modulo placebo