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Cremo, il pagellone dei centrocampisti: Fagioli über alles
Cremo, il pagellone dei centrocampisti: Fagioli über alles

Quest’anno la sosta arriva prima per la Cremo, così anticipiamo anche i pagelloni della redazione: è il turno dei centrocampisti

È passato solo un anno dagli ultimi pagelloni invernali, eppure per la Cremo sembra cambiato tutto. Lo scorso gennaio i grigiorossi si leccavano le ferite con due soli punti di margine sull’ultimo posto. Oggi la squadra di Pecchia è in terza posizione, anche se qualche recupero potrebbe spingerla più in giù. Non ci sono dubbi invece sui cinque punti messi sul Perugia, nona in classifica e prima esclusa dalla zona playoff: mica male. Sfruttiamo dunque la lunga e forzata sosta invernale per trarre un primo bilancio della stagione con gli attesissimi giudizi della redazione di CuoreGrigiorosso.com. Oggi è il turno dei centrocampisti.

I VOTI AI PORTIERI
I VOTI AI DIFENSORI


PAOLO BARTOLOMEI, voto 6
A un anno dal suo arrivo possiamo affermare di non aver ancora visto il miglior Bartolomei. Come nello scorso girone di ritorno Pecchia gli preferisce altri in mezzo al campo, complice anche un modulo (il 4-2-3-1) che non esalta le sue caratteristiche da mezzala. Parte titolare solo in 6 occasioni e viene sempre sostituito. Un vero peccato, perché nelle rare occasioni in cui ha giocato nel suo ruolo ha dimostrato di essere un giocatore di assoluto valore. Uno di quelli che non ha paura di giocare i palloni che scottano. Che il 2022 sia il suo anno?

MICHELE CASTAGNETTI, voto 7
In mezzo a tante variabili c’è una certezza che si chiama Castagnetti (e la società lo sa, visto che gli ha appena prolungato il contratto). Play o in un centrocampo in linea, per “Casta” fa poca differenza. Si dimostra fondamentale in questo girone d’andata per la capacità di tenere sempre alto il rendimento, anche nelle giornate storte. Ha piedi e testa: nel centrocampo tecnico delle ultime apparizioni lascia le finezze ai compagni di reparto e si mette al servizio della squadra alzando il muro in mezzo al campo. Resta uno dei pochi insostituibili.

RICCARDO COLLODEL, sv.
Le buone impressioni avute nelle amichevoli estive non trovano modo di avere conferma in campionato dove non trova spazio. Paga il fatto di essere in un reparto numeroso e con un alto tasso qualitativo, anche per lui non è da escludere un’esperienza in prestito sfruttando la prossima finestra di mercato.

FRANCESCO DELI, sv.
Ennesimo anno stregato per “Ciccio” Deli, giocatore tecnicamente sublime ma che si scontra regolarmente con problemi fisici infiniti. Nella numerosa rosa di quest’anno poi scalare le gerarchie è ancora più complicato. Insomma, il solito discorso: avrebbe bisogno di giocare con più continuità per tornare ad essere il giocatore ammirato nei primi mesi in grigiorosso.

NICOLÒ FAGIOLI, voto 7.5
Il suo arrivo negli ultimi giorni di mercato ha lasciato tutti un po’ perplessi: “Ma dove gioca questo?” ci si chiedeva, visto che andava a completare un reparto in cui c’erano già Castagnetti, Bartolomei, Gaetano e Valzania. Oggi invece siamo qui a chiederci come faremmo senza di lui. Si rivela con una prestazione monstre a Parma, poi dopo un lieve calo si prende il posto in mezzo al campo e non lo molla più. Mediano o trequartista, fa vedere giocate fuori categoria che allo Zini non si ammiravano dai tempi di Paulinho. Godiamocelo finché dura, perché un giocatore così è destinato ai palcoscenici del grande calcio mondiale.

GIANLUCA GAETANO, voto 6
Dopo i diciotto mesi in grigiorosso la Cremo strappa un altro prestito al Napoli. Quella che deve essere la stagione della definitiva esplosione parte con il freno a mano tirato e diverse prestazioni incolore in cui a mancare è proprio la “cazzimma” napoletana. Gaetano però non molla e si fa trovare pronto quando Pecchia lo chiama in causa. Da trequartista ritrova carattere e giocate, ma è quando scala in mezzo al campo che sorprendentemente dà il meglio. Il prossimo girone diventa fondamentale per la crescita di un talento che deve sbrigarsi a mostrare tutte le sue potenzialità.

FILIPPO NARDI, sv.
Gli elogi di Pecchia e l’impiego costante nello scorso girone di ritorno facevano presupporre a un ruolo importante all’interno della squadra, perlomeno da subentrato. Nardi invece racimola solo 45’ in tutta l’andata, suddivisi in quattro presenze. Difficile spiegare come possa essere uscito dai radar del mister così improvvisamente. Altra cessione in vista?

LUCA VALZANIA, voto 6
Mai avremmo pensato di scrivere i pagelloni invernali con Valzania seduto in panchina. E invece dopo le 37 partite da titolare della scorsa stagione quest’anno scende in campo dall’inizio solo in 9 occasioni. Colpa di un infortunio, ma anche di un periodo di appannamento dopo il bell’avvio di campionato (e chi se lo scorda il gol all’esordio contro il Lecce). Qualche voce di mercato è nell’aria, ma difficilmente la Cremo si priverà di un top di reparto. Perché ormai abbiamo imparato a conoscerlo: quando finisce il rodaggio e inizia a correre, “Valza” non si ferma più.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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