Il mercato della Cremo ruota attorno al ruolo del centravanti. Tanti i profili attenzionati, serve un giocatore funzionale al gioco di Pecchia
È dall’anno della risalita in Serie B che il mercato della Cremo si incaglia al momento dell’acquisto della punta, il giocatore in grado di far fare il salto di qualità alla squadra. Mai come quest’estate Braida e Giacchetta sono stati bravi a consegnare a Pecchia una squadra completa e coperta in tutti i ruoli già dai primi giorni di luglio. I nuovi innesti hanno portato freschezza e imprevedibilità dietro le punte, fosforo in mezzo al campo e grande solidità nel pacchetto arretrato.
IL CENTRAVANTI – Manca, appunto, l’ultimo tassello. Come confermato in settimana da Braida la Cremo è alla ricerca di un centravanti. Il termine usato dal consigliere strategico non è casuale: non si cerca un attaccante agile o duttile, Pecchia vuole una prima punta di sfondamento che possa alternarsi a Ciofani nel far la guerra alle difese. I grigiorossi cercano dunque un giocatore forte fisicamente, abile spalle alla porta, che allo stesso tempo non disdegni il gioco palla a terra tanto caro al mister. Sarà altresì importante la bravura nel gioco aereo per finalizzare al meglio i cross di Buonaiuto, Bàez e Zanimacchia.
I PAPABILI – Tra i nomi accostati il migliore sembrerebbe essere quello di Galabinov, l’identikit perfetto per questo tipo di gioco. L’attaccante bulgaro, 33 anni il prossimo novembre, ha il grande pregio di essere svincolato e il grande difetto di non essere al massimo dal punto di vista fisico (solo 14 gare da titolare negli ultimi due anni). La Cremo inoltre dovrebbe rincorrere la Reggina, molto più avanti nella trattativa con il giocatore. Coetaneo di Galabinov è Samuel Di Carmine, in uscita dal Verona dopo il prestito al Crotone. Dopo gli 8 gol in Serie A due anni fa non è riuscito a ripetersi nello scorso campionato giocato tra Veneto e Calabria. Meno fisico ma più tecnico dell’ex Spezia, ha dalla sua il fatto di essere maturato tardi e di avere nella testa la cattiveria che solo la gavetta ti sa dare.
FISICO E TECNICA – Altro attaccante dotato fisicamente e accostato alla Cremo nelle ultime settimane è La Mantia, reduce da un’annata con 11 reti nell’Empoli che ha vinto il campionato. Centravanti possente e molto generoso, offrirebbe più sul piano della lotta che su quello della finalizzazione. Bomber vero è invece Alfredo Donnarumma che dopo tre anni super tra Empoli e Brescia è incappato in un campionato-no con solo 16 presenze da titolare (e 7 reti). Sicuramente l’attaccante più prolifico tra quelli menzionati, restano da capire le motivazioni di un giocatore che dopo la bella stagione in Serie A non ha vissuto bene la permanenza forzata in cadetteria. Ultimo ma non ultimo, il nome più affascinante: Emmanuel Rivière. Il francese classe ’90 è rinato dopo l’esperienza al Cosenza di due anni fa, mentre nello scorso campionato di Serie A non è riuscito a incidere. Sarebbe una punta meno fisica ma più tecnica, sicuramente in grado di far divertire i tifosi e di mandare in palla le difese avversarie con i dialoghi palla a terra con la batteria dei trequartisti. I guai fisici sembrano passati, come dimostrano le reti estive in nazionale contro Canada e Stati Uniti.
ESPERIENZA – Chi arriverà quindi? La scelta non è semplice, toccherà a Braida e Giacchetta l’arduo compito di individuare il profilo giusto a seconda di cosa preferirà il mister. Al momento, considerando i profili osservati, quasi certamente verrà acquistato un giocatore esperto. D’altronde la classifica marcatori della Serie B non mente. Negli ultimi 10 campionati c’è stato un solo under 25 in grado di laurearsi capocannoniere del campionato cadetto: un certo Ciro Immobile (28 gol nella Serie B 2010-2011) che un paio di lustri dopo si sarebbe laureato campione d’Europa con la Nazionale italiana. Non esattamente l’ultimo arrivato.