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Cremo leggera, anzi leggerissima
Cremo leggera, anzi leggerissima

La Cremo fatica contro una Reggiana in dieci, poi nel secondo tempo viaggia sul velluto e risparmia energie preziose in vista dei prossimi impegni

Come un orologio svizzero la Cremo si risveglia dal brutto sogno delle partite del martedì e torna a fare punti. Il rotondo 3-0 contro la Reggiana restituisce una squadra dai due volti: nervosa e contratta nel primo tempo, leggera (anzi leggerissima) nella ripresa, quando sfrutta la superiorità numerica per mettere alle corde l’avversario.

CON STRIZZOLO – Nonostante le critiche degli organi di stampa (compreso il nostro) a Pecchia non deve essere poi dispiaciuta la partita contro la Salernitana. Il mister infatti decide di cambiare il meno possibile nell’ossatura della squadra e si limita a sostituire gli indisponibili: se Fiordaliso era il candidato numero uno per prendere il posto di uno Zortea affaticato, era meno scontato vedere Strizzolo tra i titolari in luogo dello squalificato Baez. Pecchia invece rilancia l’ex Pordenone nell’inedita posizione di ala destra, ruolo ricoperto finora solo un paio di volte a gara in corso.

PRESSING ALTO – La Cremo parte forte ma la Reggiana risponde bene. I moduli sono speculari e non è un caso che già dopo tre minuti entrambe le squadre siano riuscite ad entrare nell’area avversaria. Lunetta conferma il suo vizio astrologico e gira intorno a Ravanelli ma al 13’ la partita cambia: lancio di Gustafson, Buonaiuto scatta sul filo del fuorigioco e costringe al fallo Libutti che finisce sotto la doccia pur non avendo ancora sudato. La gara si fa complicata, con la Reggiana brava a chiudersi e a ripartire creando qualche grattacapo ai grigiorossi nonostante l’uomo in meno. Solo un regalo di Venturi permette alla Cremo di passare in vantaggio con Strizzolo, bravo a farsi trovare pronto e reattivo a correre verso la porta avversaria. Decisivo in questo senso l’atteggiamento della squadra, uscita con i tempi giusti a pressare nella metà campo avversaria.

SUL VELLUTO – Nella ripresa la gara prende la piega dei grigiorossi che entrano in campo determinati. Il gol di Valzania scaccia i fantasmi, gli ingressi di Gaetano e Colombo cambiano radicalmente il match con il giovane attaccante di proprietà del Milan che prima centra il palo e poi trova la prima gioia in grigiorosso. Più passano i minuti e più il campo ha un solo padrone. La Cremo fa girare palla e trova spazi per imbucare ovunque, solo un grande Venturi impedisce che il risultato sia più rotondo.

BUONAIUTO SHOW – I due mesi trascorsi in infermeria ci avevano quasi fatto dimenticare il peso specifico di Buonaiuto in questa squadra. In una partita in cui il numero 10 era l’unico trequartista classico in campo – Valzania e Strizzolo sono giocatori diversi, da corsa – le azioni pericolose della Cremo sono passate tutte dai suoi piedi. Negli ultimi trenta metri Buonaiuto ha creato una quantità colossale di pericoli, unendo qualità ed efficacia. Oltre a causare l’espulsione e a offrire l’assist per il 2-0 di Valzania, l’ex Perugia ha mandato in porta diversi compagni (leggi Gustafson) e ha guidato il pressing, come in occasione dell’1-0 firmato da Strizzolo. Capiamo Pecchia che lo tratta con i guanti e lo preserva, sostituendolo non appena la partita si incanala per il verso giusto.

MA QUANTE NE SANNO I 2000 – L’altra nota positiva della vittoria è l’ingresso dei ragazzini terribili Gaetano&Colombo. I due hanno cambiato volto alla Cremo, facendola diventare leggerissima grazie alla loro spensieratezza. Risultato e avversario hanno ovviamente contribuito ad agevolare il loro ingresso, resta il fatto che il loro impatto sulla partita è stato devastante. Apprezzabile oltretutto l’intesa sviluppata tra i due. Sia il palo sia il gol di Colombo sono arrivati da suggerimenti di Gaetano, abile a liberarsi e a trovare il corridoio giusto per il compagno. Se il giocatore del Napoli non è una sorpresa, l’attaccante di proprietà del Milan sta convincendo sempre più, grazie soprattutto alla sua abilità di liberarsi al tiro nonostante sia accerchiato dagli avversari. Non vederlo titolare almeno una volta prima della sosta sarebbe una vera e propria sorpresa.

NERVOSISMO – Eppure non parliamo di una gara semplice, nonostante l’espulsione arrivata dopo nemmeno un quarto d’ora. Come dichiarato da Pecchia nel post partita la Cremo è stata troppo nervosa nel primo tempo, quando si è fatta ingolosire dalla superiorità numerica e ha attaccato con troppa foga, vedendosi chiudere tutti gli spazi e concedendo occasioni in contropiede. In questo la squadra ha dimostrato di avere ampi margini di miglioramento: i grigiorossi devono migliorare nel capire i diversi momenti della partita, abbassare la volatilità delle emozioni e diventare più razionali.

OH NO, SI GIOCA – La terza volta sarà quella buona? Martedì si torna in campo contro l’Entella (calcio d’inizio anticipato alle ore 16, così ha comunicato la Lega B…). Dopo le sconfitte nei precedenti turni infrasettimanali ora la Cremo è chiamata a dare un segnale forte per invertire il trend. Il match di Chiavari casca a fagiolo. I padroni di casa hanno vinto solo quattro partite in stagione e nonostante il filotto di quattro pareggi consecutivi stazionano stabilmente all’ultimo posto in classifica. Forza Cremo, ora o mai più: tre punti vorrebbero dire allontanare sensibilmente le zone calde e regalarsi un finale di stagione meno complicato di quello passato.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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