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Cremo, il pagellone dei difensori: Okoli, stagione monstre
Cremo, il pagellone dei difensori: Okoli, stagione monstre

Al termine dell’anno più bello della storia recente della Cremo diamo i voti alla stagione dei giocatori: oggi tocca ai difensori

Ci eravamo lasciati a gennaio, con la Cremo in terza posizione e un pagellone invernale più che positivo. In pochi si sarebbero immaginati che al termine della stagione classifica e voti sarebbero addirittura migliorati, perché i grigiorossi hanno centrato una storica promozione. In attesa dei primi botti di mercato andiamo dunque a valutare il campionato di questa squadra da sogno. Nella seconda puntata tocca ai difensori.


MATTEO BIANCHETTI, voto 8
Uomo d’esperienza e vicecapitano della squadra, “Bianco” prende per mano i giovani e li guida dove lui è già stato, in Serie A. Dopo un’andata in cui è vittima di qualche deviazione sfortunata di troppo, disputa un girone di ritorno all’insegna della solidità. Dietro è l’unico insostituibile per esperienza e lettura delle situazioni. Quando è mancato si è visto, eccome.

TIAGO CASASOLA, voto 6
Se c’è un ruolo in cui la Cremo è scoperta è sulle fasce basse, visto che Fiordaliso e Frey non sono giudicati pronti da mister Pecchia. A gennaio arriva dunque Tiago, un acquisto super. Il gol che sblocca la gara contro il Cittadella sembra l’inizio di una lunga serie di partite, invece dopo un paio di prestazioni no scivola in panchina e gioca sempre meno. Le qualità non si discutono, la sensazione è che la difesa a quattro non esalti le sue caratteristiche.

ALESSANDRO CRESCENZI, voto 6.5
Nel girone di ritorno non brilla. A causa forse di una forma fisica in leggero calo perde lo status di prima scelta in caso di assenza di Valeri e Sernicola. Non bisogna tuttavia dimenticare la bella prima parte di stagione, in cui si alterna con continuità con gli altri due esterni bassi. Da sottolineare la prova di Brescia, dove si guadagna il rigore poi sbagliato da Ciofani.

CHRISTIAN DALLE MURA, sv.
Dopo un girone d’andata in cui guarda i compagni giocare decide di andare a fare esperienza altrove e nel mercato invernale si trasferisce al Pordenone. Ingiudicabili i suoi sei mesi in maglia Cremo.

ALESSANDRO FIORDALISO, sv.
La sfortunata partita contro il Monza segna il suo campionato. Pecchia non lo vede e siede sempre in panchina. Solo un ritardo fa saltare la sua cessione nel mercato invernale.

NICOLAS FREY, sv.
Come Dalle Mura non prova la gioia dell’esordio in grigiorosso, nemmeno nel concitato finale di stagione.

ANDREA MERONI, voto 6.5
Quarto centrale sulla carta, finisce per giocare diverse partite viste le assenze del reparto difensivo. Al netto di qualche passaggio a vuoto (la trasferta di Pisa) dovuto principalmente a un po’ di ruggine, quando viene chiamato in causa risponde presente. Ringhia sulle caviglie e gioca bene sull’uomo, centralone vecchio stampo.

CALEB OKOLI, voto 8
Il girone di ritorno dimostra che il buon Caleb non è un fuoco di paglia. Dà continuità al grande inizio di campionato utilizzando il suo strapotere fisico per battagliare con attaccanti più navigati di lui. Ogni tanto incappa in qualche scivolone a fine partita (come l’autogol di Lecce), ma ciò non intacca la grande stagione del centrale di proprietà dell’Atalanta. Proprio come Bianchetti, ci si accorge fino in fondo della sua importanza solo quando viene fermato da un infortunio al ginocchio. Eroico nel finale di stagione, quando scende in campo praticamente su una gamba sola.

LUCA RAVANELLI, voto 6.5
Prima riserva dietro la coppia Bianchetti-Okoli, si conferma centrale di assoluto affidamento. Bravo sull’uomo e nel gioco aereo, ha qualche passaggio a vuoto solo quando è costretto a giocare con la difesa alta. Lo scarso minutaggio non la aiuta a trovare il ritmo partita, soprattutto contro avversari brevilinei. Sopperisce comunque con un buon gioco di posizione.

LEONARDO SERNICOLA, voto 7.5
Nel girone di ritorno si conferma forse la più bella intuizione di Giacchetta. Si alterna sulle due fasce, dimostrandosi un giocatore moderno, abile palla al piede e nel dialogo con i compagni. Nel ritorno cresce molto anche dal punto di vista difensivo, alcune diagonali sono da far vedere nelle scuole calcio. Alla fine è anche l’unico dietro che non accusa guai fisici, tanto che risulta il difensore più impiegato con 33 presenze.

EMANUELE VALERI, voto 7.5
Dopo un’andata in cui la sua crescita sembra arrestarsi, nella seconda parte della stagione mette la freccia e cambia decisamente passo. Nonostante sia solo al secondo anno di B dimostra di essere un giocatore con la G maiuscola, uno di quelli a cui non tremano le gambe e che quando sale la tensione dà il meglio. Le qualità le conosciamo tutti: corsa devastante e sinistro potente. Un infortunio alla caviglia rischia di fargli finire anzitempo la stagione ma fa di tutto per rientrare ed aiutare la squadra a centrare il bersaglio grosso.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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