La sosta mondiale è il momento perfetto per fare le prime valutazioni sul campionato della Cremonese: è il turno dei centrocampisti
Dopo quindici giornate di campionato, la lunga sosta per il mondiale in Qatar è l’occasione perfetta per fare le prime valutazioni in casa Cremonese. Oggi è il turno dei centrocampisti.
QUI il pagellone dei portieri.
QUI il pagellone dei difensori.
SANTIAGO ASCACIBAR, voto 5.5
Il colpo più importante del centrocampo è un argentino con più di 100 presenze in Bundesliga. Ascacibar fatica ad adattarsi alla Serie A, complice anche un infortunio estivo. Dopo il brutto errore di San Siro parte dalla panchina, nelle ultime settimane si riguadagna il posto alzando il rendimento. Resta comunque un play di rottura che va in difficoltà quando deve verticalizzare o cercare il cambio di campo.
SOUALIHO MEIT¨É voto 5
Forse la società si rende conto di un reparto non all’altezza, così negli ultimi giorni di mercato arriva anche l’ex Toro e Milan Meité. La fisicità non si discute, la classe nemmeno visti i numeri che gli riescono nello stretto, anche quando è pressato. Eppure rende ben al di sotto delle sue potenzialità: non sfrutta a dovere il suo fisico, tenta dribbling complicati in zone pericolose del campo, infila una lunga serie di errori quando deve fare l’ultimo passaggio. Da lui ci si aspetta molto di più.
CHARLES PICKEL, voto 5.5
È il primo innesto del centrocampo, quello che dà il via al mercato oltreconfine della Cremo. Risponde all’identikit richiesto da Alvini: giocatore con fisico e corsa (per i piedi prego ripassare). È quello che scende in campo con più regolarità (gioca 14 partite su 15), anche se spesso è penalizzato dal ruolo: in diverse partite Alvini lo schiera sulla trequarti, dove si palesano tutti i suoi limiti in fase conclusiva. Segna comunque l’importante gol della Spezia.
MICHELE CASTAGNETTI, voto 6
Il meritato esordio in Serie A arriva alla terza promozione, quella in maglia grigiorossa. La sfortuna però si accanisce su di lui: è il titolare designato davanti alla difesa alla vigilia dell’esordio di Firenze ma un infortunio lo costringe a saltare le prime tre partite di campionato. Entra poi nelle turnazioni, facendosi apprezzare per le sue caratteristiche, uniche in rosa: è l’unico infatti tra i centrocampisti in grado di pescare gli esterni con i cambi di campo e che verticalizza con precisione. Avrebbe certamente meritato più spazio.
GONZALO ESCALANTE, voto 5
Nemmeno il tempo di arrivare al Centro Arvedi che deve immediatamente scendere in campo a Firenze, dove si becca subito un rosso. Acquistato per aggiungere qualità alla mediana, si rivela in realtà un giocatore di caratteristiche più simili a quelli già in rosa, più di gamba insomma. Alvini infatti lo sposta presto più avanti dove comunque convince poco. Da sottolineare tuttavia la bella prova offerta contro il Milan.
JAIME BAEZ, sv
Nello schieramento di mister Alvini può dire la sua solo come quinto di centrocampo. Dopo due presenze contro Roma e Torino scompare completamente dalle gerarchie, eppure è uno dei pochi che sa creare superiorità numerica. A gennaio sarà addio?
CHRISTIAN ACELLA, sv
L’unico ex Primavera che, dopo un anno importante in Serie C, riesce a convincere mister Alvini a tenerlo in rosa. Raccoglie due presenze in Coppa Italia (una da titolare), mostrando personalità. L’esordio in Serie A non è ancora arrivato, anche se spesso ci è andato vicino.
TOMMASO MILANESE, sv
La grande concorrenza a centrocampo non ha favorito il classe 2002 arrivato a titolo definitivo dalla Roma. Due le presenze stagionali: l’esordio contro la Lazio (10′ a partita ampiamente conclusa) e 68′ nella sfida di Coppa Italia contro il Modena.