Al termine dell’anno più bello della storia recente della Cremo diamo i voti alla stagione dei giocatori: scocca l’ora dei centrocampisti
Ci eravamo lasciati a gennaio, con la Cremo in terza posizione e un pagellone invernale più che positivo. In pochi si sarebbero immaginati che al termine della stagione classifica e voti sarebbero addirittura migliorati, perché i grigiorossi hanno centrato una storica promozione. In attesa dei primi botti di mercato andiamo dunque a valutare il campionato di questa squadra da sogno. Nella terza puntata giudichiamo i centrocampisti.
Trovi QUI il pagellone dei portieri.
Trovi QUI il pagellone dei difensori.
PAOLO BARTOLOMEI, voto 6
Sembra quasi impossibile, ma nel girone di ritorno gioca quasi meno rispetto all’andata, già avara di minuti. Qualche tormento fisico e l’esplosione di Gaetano in mezzo al campo lo relegano sempre più ai margini. Solo del rettangolo di gioco però, perché Bartolomei è dentro la squadra e la carica con la sua esperienza e il suo carisma.
MICHELE CASTAGNETTI, voto 8
Non c’è due senza tre: Castagnetti centra un’altra promozione in Serie A, la terza in carriera dopo quelle con Spal ed Empoli. La sua presenza in mezzo al campo è fondamentale non solo per le geometrie e la rottura delle linee di passaggio, ma perché porta esperienza a un reparto in cui abbonda la gioventù. I ragazzini sono forti e talentuosi, ma quando manca lui la Cremo soffre terribilmente in fase di impostazione. Fresco di rinnovo, lo attende un meritato esordio nella massima categoria.
RICCARDO COLLODEL, sv.
Dopo sei mesi passati in panchina a gennaio decide di andare a fare esperienza altrove.
FRANCESCO DELI, sv.
Vorrei ma non posso. Appena sembra ingranare viene fermato da un infortunio e deve ricominciare da zero. Cambia aria a gennaio e si unisce al Pordenone, dove trova un minimo di continuità.
NICOLÒ FAGIOLI, voto 8
Dopo un esaltante girone d’andata il ragazzo della Juve vive un piccolo periodo di appannamento nel ritorno. Una pausa che non cambia il giudizio sulla sua stagione, fatta di molti alti e qualche altissimo. Negli occhi restano i tocchi di suola e le giocate nella trequarti avversaria. L’aspetto più sorprendente è la personalità di un ragazzo di soli 21 anni. Anche nelle partite più difficili non ha paura di prendersi le responsabilità e chiamare palla in mezzo a un nugolo di avversari.
GIANLUCA GAETANO, voto 8
Che sia arrivato il momento buono? Come ogni anno Gaetano inizia con il freno a mano tirato e passa l’autunno a trotterellare per il campo con quel suo sguardo di chi è appena sceso dal letto. Nel ritorno, preciso come un orologio svizzero, si accende e non si spegne più. È per distacco il miglior grigiorosso della seconda parte di campionato. Chiude l’anno con 7 gol e 5 assist, mica male per uno che ha arretrato il suo raggio d’azione.
FILIPPO NARDI, sv.
Non dà seguito al positivo girone di ritorno dello scorso anno. I pochi minuti nelle prime partite lo spingono a chiedere la cessione. Trova comunque il tempo di presentarsi alla partita decisiva, visto che va a giocare nel Como.
HAMZA RAFIA, voto 6
L’ultimo botto del mercato invernale è un altro giovane voluto da mister Pecchia. Dopo un buon esordio fatica a trovare spazio. Quando entra in campo non riesce a fare la differenza, soprattutto dal punto di vista fisico. Merita comunque la sufficienza, quando gioca sulla trequarti mostra una buona tecnica.
LUCA VALZANIA, voto 6.5
In un anno sfortunato, in cui è perseguitato dagli infortuni, trova comunque il modo di scendere in campo in 28 occasioni. I continui guai gli impediscono di giocare con continuità, cosa di cui i suoi muscoli hanno bisogno per trovare il ritmo partita. Nel finale di stagione torna protagonista. È fondamentale nella decisiva gara di Como, sbloccata grazie a un suo recupero alto.