
L’ex agente di Migliore Tiberio Cavalleri in esclusiva a CGR: «Quando la Cremonese era in zona retrocessione, non si è più fatto niente»
Ai microfoni di CuoreGrigiorosso.com, in esclusiva, ha parlato Tiberio Cavalleri, fra i procuratori più importanti del panorama calcistico italiano. Della sua scuderia, fra gli altri, hanno fatto parte i fratelli Inzaghi, i gemelli Filippini, Marco Borriello, Christian Panucci e Rino Gattuso. Reduce dalla sua prima esperienza letteraria con il libro Ho fatto gol!, in cui l’avvocato e agente racconta la propria lunga esperienza nel mondo del calcio, ha seguito come ultimo impegno in carriera gli interessi di Francesco Migliore, difensore che ha militato nella Cremonese dal 2018 al 2020.
CONTESTO – Se vi ricordate, Migliore era in scadenza di contratto nell’anno in cui è scoppiata la pandemia, insieme ai vari Ravaglia, Claiton e Arini. L’ex Genoa è stato l’unico dei quattro a non prolungare l’esperienza in grigiorosso per i mesi di luglio e agosto, quando la Cremo sarebbe tornata in campo per affrontare, agli ordini di mister Bisoli, il forcing finale per rimanere in Serie B. Saltata la sfida di giugno con l’Ascoli per squalifica, non è stato convocato per le altre sfide giocate entro il 30 giugno (scadenza naturale del contratto) per scelta tecnica. Già allora era fuoriuscita la notizia che Migliore aveva scelto di non spalmare su 14 mesi lo stipendio di 12, ma con Cavalleri abbiamo potuto entrare nel dettaglio.

APPROCCIO – «Partiamo dall’inizio – racconta Cavalleri –, il giocatore arrivava da un anno al Genoa in cui ha esordito in Serie A. È vero, ha giocato poco, ma quando chiamato in causa ha offerto ottime prove, tanto che i rossoblù lo avrebbero tenuto per un altro anno. Poi però un infortunio e il cambio di allenatore gli hanno sbarrato la strada». Per Migliore si prospettava un ritorno in B, categoria in cui ha saputo sempre esprimersi ad ottimi livelli: «È arrivata la chiamata della Cremonese, erano gli anni in cui premeva per risalire in Serie A allestendo un’ottima squadra (è così ancora oggi, ndr). Così ha firmato un contratto da due anni con opzione per il terzo».

A CREMONA – Anche a Cremona l’esterno mancino ha fatto bene, totalizzando 49 presenze e 4 gol fra tutte le competizioni. Solo in un momento non ha trovato continuità, ossia durante la prima parentesi di Rastelli sulla panchina grigiorossa, subentrato a Mandorlini: «Una parentesi non felicissima – spiega Cavalleri ai nostri microfoni –, non è il massimo per un calciatore quando giochi una partita sì e una no (veniva alternato costantemente con Renzetti, ndr)». La Cremo alza l’asticella nell’estate del 2019: arrivano Ciofani e Ceravolo, restano i big come Claiton, Castagnetti e Arini (giusto per citarne qualcuno). Eppure sarà una stagione complicatissima: «Non riesco a spiegarmi cosa sia andato storto – afferma l’ex agente –, forse c’erano troppi big e sono cambiati tanti allenatori. Pare poi si fossero formati dei clan, alcuni gruppetti di 5-6 persone da una parte e 7-8 dall’altra. Non sembrava, ecco, ci fosse un unico gruppo produttivo».

MANCATO RINNOVO – Veniamo poi al tasto dolente: scoppia la pandemia, salta l’opzione per il terzo anno di Migliore in grigiorosso. Cavalleri racconta che i malumori partono ben prima, dal mese di gennaio: «La Cremonese aveva promesso a Migliore l’allungamento del contratto, poi però passano i mesi, la tirano per le lunghe ed era sorta la forte preoccupazione di retrocedere. Così è stato bloccato tutto. Mi hanno detto: “Poi come facciamo se torniamo in Serie C?”. Io avevo proposto comunque di rinnovare, e nel peggiore di casi avremmo risolto il contratto, ma non hanno voluto». Il finale è presto fatto, come sostenuto da Cavalleri: «Allora sai che c’è? Se volete che giochiamo ancora nei mesi di luglio e agosto, li pagate. Non accettiamo che vengano disputati in maniera gratuita. La Cremonese ha mollato il colpo ed è andata come avete visto».
RITIRO – Le domande, a questo punto, sorgono spontanee: da quanto tempo Migliore pensava di smettere col calcio giocato? Senza pandemia, ci sarebbero stati spiragli di rinnovo? Per l’agente Cavalleri è un peccato che il difensore classe ’88 abbia deciso di ritirarsi: «Con il rinnovo, il terzo anno sono sicuro che lo avrebbe fatto. Invece è andata così e nel frattempo stavano maturando diverse cose per quanto riguarda la sua attività imprenditoriale e si è convinto di appendere gli scarpini al chiodo». Oggi Migliore gestisce un resort alle Cinque Terre, ma avrebbe potuto anche giocare in un altro club di B: «Nel momento in cui traballava il prolungamento in grigiorosso, si era fatta sotto la Virtus Entella – rivela Cavalleri -, ma il mio assistito aveva deciso di chiudere. Nemmeno il ds dei liguri, Matteo Superbi, ci credeva. Invece sì, Migliore ha rinunciato ad un biennale con cifre importanti: per svolgere l’attività imprenditoriale, doveva essere in presenza».
Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte CUOREGRIGIOROSSO.COM
Si ringrazia Tiberio Cavalleri per la disponibilità e consigliamo il libro Ho fatto gol! – Vita vissuta e storie di calcio raccontate da un procuratore. Pubblicato dalla Compagnia della stampa Massetti Rodella Editori. Tantissimi aneddoti e curiosità su personaggi che hanno fatto la storia dello sport più bello e più praticato al mondo: da Helenio Herrera a Romeo Anconetani, passando per Silvio Berlusconi e Sergio Cragnotti. La vita di un procuratore è nota a pochi e Cavalleri ha voluto “mettersi a nudo”, spiegando come funziona in tutti i suoi aspetti. Dai rapporti puramente legati agli aspetti economico-finanziari, a quelli invece umani, ancora più importanti.

Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte CUOREGRIGIOROSSO.COM