Marco Carnesecchi si racconta tra Cremonese e Nazionale: «A Cremona per essere pronto al grande salto. Italia? Tre giorni di ansia pura»
Cremonese, Nazionale, l’estate a Rimini e… la doccia con i guanti. In una lunga ed interessante intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, il portiere grigiorosso Marco Carnesecchi ha parlato a 360° della sua giovane, ma già ricca, carriera: «Sono restato alla Cremonese per giocare un campionato diverso, dato che sia in questo club che nel Trapani avevo sempre lottato per non retrocedere. Volevo confrontarmi con me stesso, chiedendomi: ‘Sono davvero pronto per giocare campionati ad alto livello? Quando sarà il momento del grande salto, vorrò essere pronto».
CON L’ITALIA – A gennaio l’estremo difensore della Cremo è stato convocato dal C.t. Mancini per uno stage della Nazionale maggiore, insieme ai compagni Caleb Okoli e Nicolò Fagioli: «Mi sentivo come una mosca nello spogliatoio, volevo vedere tutto quello che succedeva. Ero super curioso. Uno spettacolo. Quando vivi certi ambienti, impari anche solo respirando l’aria di chi li compone. Sono stati 3 giorni di ansia pura: se cenavamo alle 20, alle 19 ero già a fissare l’orologio per paura di fare tardi. Stavo con un gruppetto di quelli che conoscevo, come Jack Raspadori e Fagioli»