Le parole di Nicola dopo Cagliari-Cremonese: «Ritiro? un modo per rimanere concentrati e lavorare con più giocatori possibili»
Al termine di Cagliari-Cremonese, sedicesimi di Coppa Italia, in conferenza stampa ha parlato il tecnico dei sardi Davide Nicola. Ecco le sue parole rilasciate ai giornalisti presenti.
Quanto vale questa vittoria per il Cagliari?
«Questa vittoria vale il passaggio del turno e la possibilità di giocare un ottavo di finale contro la Juventus. Mi sarebbe piaciuto segnare qualche gol in più, ma ci lavoreremo. Man mano che alleno questi ragazzi e li conosco meglio, ho le idee sempre più chiare su come stare in campo nel migliore dei modi. Nel primo tempo abbiamo cercato di essere aggressivi e attaccare in un altro modo. Da due giorni ci siamo concentrati su questi aspetti».
Oggi tanto turnover, come giudica la prestazione di quelli che hanno giocato meno nell’arco del campionato?
«Felici deve ancora crescere nelle qualità tattiche, nella consapevolezza e nella convinzione. Adopo e Makoumbou stanno crescendo: Antoine (Makoumbou ndr) mi è piaciuto per l’interpretazione della gara. In difesa siamo un po’ tirati sulla destra. Il ritiro è un modo per rimanere concentrati e lavorare con più giocatori possibili. Domani ci alleneremo e cercheremo di integrare sempre più anche i ragazzi che sono con noi da meno tempo».
In certe occasioni è sembrato un Cagliari un po’ lento nella manovra?
«No, non sono dello stesso avviso. Ho visto una squadra che ha fatto una buona prestazione ma ovviamente dovremo lavorare: ci vuole tempo per tutto».
Luvumbo è un giocatore importante che dà un ottimo apporto alla squadra ma sotto porta sbaglia molto.
«So che prima o poi tornerà al gol: in questo momento sta facendo ciò che serve alla squadra. Fare il salto di qualità significa anche farlo a livello mentale».
Come sta la squadra? Lapadula, per esempio, era in dubbio prima della partita?
«Lapadula ha avuto qualche problemino in settimana, poi li ha risolti. Ho altri ragazzi con qualche acciacco. Nel primo tempo si è visto un Gaetano in ritardo dal punto di vista fisico, crescerà solo giocando».