
Ariedo Braida a Radio24 sulle prime giornate di Serie A: «Dobbiamo migliorare la squadra nella qualità, cercheremo di fare di tutto»
Ariedo Braida conferma mister Alvini sulla panchina della Cremonese: ospite del programma Tutti Convocati di Radio24, il consulente strategico grigiorosso è stato molto chiaro sulla posizione del tecnico di Fucecchio: «L’allenatore non si discute, è bravo. A volte non bisogna scaricare le colpe sugli allenatori, bisogna prendersi le responsabilità e andare avanti. L’allenatore è questo e rimarrà questo».
SUL MERCATO – Dopo quanto rivelato dal direttore sportivo Simone Giacchetta, anche Braida ha confermato che la società grigiorossa si muoverà con forza sul mercato invernale per rinforzare la rosa: «Ci è mancata una base di partenza, quelli che ci hanno fatto vincere l’anno scorso come Okoli, Gaetano, Fagioli e Carnesecchi sono rientrati nelle rispettive società e si è dovuto quasi ricostruire tutto da zero. Abbiamo bisogno di migliorare la squadra nella qualità, speriamo di riuscirci in questo periodo». Eppure la squadra sembra viva: «Abbiamo sempre onorato tutte le partite fatte in questa prima parte di campionato, ma era un gruppo eterogeneo, ci è voluto un po’ per amalgamare. Siamo in una posizione scomoda anche se la squadra sta facendo un buon calcio, un po’ riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori e dal nostro pubblico. Tra la B e la A ci sono due categorie, non una. Cercheremo di fare di tutto per trovare questa benedetta salvezza. Perché sembra impossibile, ma nel calcio niente lo è. Spero che questo possa accadere, nel calcio ci sono i miracoli e la Salernitana dell’anno scorso ne é un esempio».
SU FAGIOLI – Braida non ha mai nascosto di voler riportare Nicolò Fagioli a Cremona, ma le grandissime prestazioni delle ultime settimane lo hanno reso un giocatore fondamentale per la Juventus: «Fagioli ha qualità da giocatore vero, ha tecnica e visione. Ora ha preso la titolarità nella Juve e non la perderà perché ha talento». Alla domanda su chi tiferà ai mondiali, il dirigente grigiorosso risponde: «Son stato 5 anni a Barcellona, vedere giocare Messi è strepitoso. Ha una magia, vede dove altri non vedono. Vedo bene Argentina, Francia. Il Brasile è sempre il Brasile, allenatore bravo, mantovano d’origine, l’ho portato a vedere Ancelotti».