
Le parole di mister Baroni dopo la sconfitta con il Chievo: «Adesso testa bassa e lavorare. Io messo in discussione? Nessuno è contento»
La Cremonese cade in casa del Chievo Verona grazie ad un eurogol di Di Noia al 48esimo. Adesso i grigiorossi si trovano in piena zona playout, a +3 dalla Juve Stabia (che però deve ancora giocare) e a +4 dal Cosenza, che occupa il primo posto valido per la retrocessione diretta. Al termine della partita ha parlato ai nostri microfoni mister Baroni: «Credo che all’inizio ci siamo contratti, abbiamo un po’ di pressione addosso, ma non ho visto una brutta Cremonese. Fino al primo tempo abbiamo giocato a tratti soffrendo solo su nostri palloni persi, a volte abbiamo fatto fatica nelle uscite. Siamo rientrati in campo prendendo un gol che è un jolly, grande tiro, e da lì ci siamo disuniti finché non ho messo 4 attaccanti, con la squadra che è tornata ad essere pericolosa».
SCELTE – Mister Baroni, nonostante lo avesse dichiarato pronto, ha deciso di rinunciare a Gustafson, un po’ per preservarlo e un po’ per dare continuità:«Samuel è un giocatore qualitativo e non vedo l’ora di metterlo in campo, dobbiamo gestire la sua settimana di lavoro. Dalla partita con l’Empoli ho avuto buone indicazioni da Castagnetti e Arini. Il primo è partito male e si è ripreso, mentre Arini secondo me ha fatto una bella partita. La non perfetta condizione di Valzania e Gustafson mi ha fatto optare per loro, avendo due sottopunte dovevo mettere due centrocampisti». In difesa, invece, Ravanelli ha preso il posto di Bianchetti: «Martedì l’ho sostituito per un affaticamento e ho riconfermato Claiton, che ha fatto una buona partita».
ESPULSIONE – A peggiorare la situazione, a 15 minuti dalla fine Mogos è stato espulso per aver rivolto epiteti volgari al direttore di gara. Baroni prova a spiegare l’accaduto: «Mi pare di aver sentito che Mogos si riferisse all’avversario e non all’arbitro, perché è salito prima il giallo e il rosso. Forse ha detto qualcosa a Meggiorini, ma c’è stato un fraintendimento. Qualsiasi cosa sia successa è sbagliato, in un momento così delicato… Dobbiamo fare di tutto fuorché perdere attenzione e determinazione. Ci si esce con lucidità, non facendo battaglie individuali. L’espulsione non doveva avvenire e ha reso difficile creare situazioni di gioco. La nostra poca incisività è nella determinazione con cui si va a chiudere l’azione».
L’AVVERSARIO – Mister Baroni ha anche elogiato gli avversari di giornata: «Il Chievo è una buona squadra, hanno qualità e sono giovani. Loro sono stati molto determinati specialmente su alcuni palloni persi nel primo tempo in cui ci hanno impensierito, specialmente a sinistra. Ci aspettavamo una partita del genere, che senza l’episodio sarebbe stata in equilibrio».
PLAYOUT – Adesso la Cremonese è entrata ufficialmente in Zona playout: «La classifica preoccupa, nessuno vuole stare in questa posizione. Dobbiamo fare qualcosa di diverso per venirne fuori, questa squadra deve venirne fuori con prestazioni di grandissima attenzione. Non abbiamo fatto brutte prestazioni, ma alterniamo diversi momenti della partita. Anche fra il primo e il secondo tempo ho chiesto attenzione, ma un gol così ci ha un attimo messo di fronte a pensieri negativi. Non dobbiamo farlo perché la squadra ha le risorse per venirne fuori giocando e non con altre componenti. Testa bassa e lavorare».
BILICO? – Con 7 punti conquistati in 8 partite, mister Baroni si sente messo in discussione? «La mia attenzione è rivolta solo a lavorare, chiaramente sono il primo a non essere contento così come la squadra, quindi c’è da fare di più». Cosa manca ai grigiorossi? «Da parte mia in questo momento l’attenzione non è rivolta a ciò che manca, ma a ciò che c’è. Dobbiamo fare qualcosa in più, oggi abbiamo recuperato Antonio Piccolo, ho visto che può dare qualcosa di diverso».
Fonte: dai nostri inviati allo Stadio Marcantonio Bentegodi Lorenzo Coelli e Andrea Ferrari
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