
Compie gli anni oggi Alviero Chiorri: sono 64 le candeline che spegne sulla torta colui che è ritenuto uno dei migliori di sempre, se non il numero uno in assoluto
Quanto manca un giocatore come Chiorri alla Cremonese. La fantasia, il genio, il talento, la classe sopraffina. Tutto questo si abbina ad Alviero Chiorri perché Alviero is magic e i tifosi grigiorossi lo sanno. Oggi il grande Alviero compie 64 anni e ne approfittiamo, oltre che per fargli i migliori auguri di compleanno, anche per ricapitolare la sua fantastica e proficua esperienza con la gloriosa maglia grigiorossa indosso.
IL MIGLIORE – Un totale di 9 stagioni alla Cremonese, tanti gol e tante presenze. Eroe delle promozioni in A ed idolo assoluto della tifoseria. Nella centenaria storia grigiorossa forse nessuno è stato come lui, il più amato tra tanti nonostante siano passati decenni ormai. Alviero Chiorri è il numero dieci per antonomasia della storia della Cremonese. Un giocatore magico, sensazionale, cecchino su calcio di punizione e possessore di un talento pari a quello tra i più grandi nel calcio. Ulivieri l’ha ritenuto migliore anche di Mancini e Baggio, il grande Paolo Mantovani l’ha sempre considerato il suo pupillo, Lippi ne ha sempre parlato bene.
IL MARZIANO – Chiorri è stato l’ultimo dei romantici in un calcio che ormai non c’è più, un marziano tra i tanti giocatori terrestri. Chi riuscirebbe ad entrare per battere una punizione e segnare? Chi farebbe la differenza pur giocando con due scarpini di diverso numero? La risposta è una sola, Alviero Chiorri. Un talento di una classe effimera, che ha fatto innamorare tutti per poi andarsene. Infatti, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, si è trasferito a Cuba, in un angolo di paradiso lontano dal marcio e dal basso livello del calcio di oggi.
PERSONA COMUNE – Ci vorrebbe lui ora. Un marziano a Cremona per risollevare le sorti della squadra. Alviero è stato il più amato perché era uno di noi, come le persone normali. Con la passione per la musica, per le ragazze e le bevute in compagnia, con il piacere di uscire la sera e la depressione che lo affliggeva, tutte qualità che non sembrano essere tipiche di un calciatore.
Avesse avuto una testa diversa, sarebbe nella lista dei più grandi. Per noi lo è stato, il più grande. Grazie per quello che è stato grande Alviero e tanti auguri per i tuoi 64 anni!