Messaggio di cordoglio, sensibilità e rispetto da parte del presidente onorario della Cremonese, che invita la Lega a coinvolgere i giovani della B al fine di educarli al dolore della vita
In seguito alla tragedia che ha vissuto Genova lo scorso 14 agosto con il crollo del Ponte Morandi, il presidente onorario della Cremonese Giovanni Arvedi ha voluto inviare una lettera al presidente della Lega B Mauro Balata con lo scopo di invitare tutti i rappresentanti ad organizzare iniziative in vista dell'inizio del prossimo campionato cadetto, in programma venerdì 24 con il match d'apertura Brescia-Perugia. Un messaggio di cordoglio, al fine di sostenere le vittime di questo immenso dramma che ha coinvolto ragazzi giovani, famiglie e addirittura bambini, ecco perché si citano anche i vivai delle squadre di Serie B per renderli consapevoli del dolore che la vita può darti in alcune, improvvise circostanze. Lo sport - si legge nella missiva - è anche crescita agonistica e formazione del giovane, non è solo mero spettacolo che coinvolge un gruppo più o meno numeroso di appassionati. Ecco perché lo sport può e deve aiutare, esprimendo rispetto e sensibilità nei confronti di ciò che è accaduto nei giorni scorsi. Di seguito la lettera per esteso.
"Cremona 18 agosto 2018
Caro Presidente,
desidero informarLa che ho condiviso con il Presidente dott. Paolo Rossi e con i dirigenti della Società la decisione di proporre e sostenere presso la Lega B significative ed adeguate iniziative per onorare con rispetto e discrezione il dolore dei parenti delle vittime, tra cui dei bambini, della tragedia di Genova che ha lasciato sgomenti e attoniti tutti gli italiani.
Tra queste, oltre al momento di silenzio da osservare in avvio degli incontri e il lutto al braccio dei giocatori, il coinvolgimento dei giovani dei vivai delle Società di B, così da renderli consapevoli della portata del dolore come aspetto della vita. L’U.S. Cremonese è pronta inoltre a recepire, sostenere e far proprio tutto quanto la Lega deciderà di attuare.
La portata della tragedia di Genova è tale che il mondo dello sport deve avere la sensibilità di esprimere rispetto, vicinanza al dolore, cordoglio ai parenti delle vittime, ma deve anche aiutare i nostri giovani a confrontarsi con eventi della vita che possono metterli a dura prova facendo loro comprendere che non sono soli, che anche la “famiglia sportiva” della loro squadra di calcio, i dirigenti, i compagni, lo staff possono essere d’aiuto per lenire il dolore e superare una dura prova. Anche questo è sport: crescita agonistica e formazione del giovane.
In attesa di un Suo gradito riscontro
La saluto,
Giovanni Arvedi
(Presidente onorario U.S. Cremonese)"