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Ag. Ghisolfi a CGR: «A gennaio tornerà alla Cremo»
Ag. Ghisolfi a CGR: «A gennaio tornerà alla Cremo»

L’agente di Ghisolfi, giovane della Cremonese in prestito al Grosseto: «Quest’estate lo volevano in A, in Toscana non è andata come previsto»

Non sta andando nel migliore dei modi l’avventura al Grosseto di Matteo Ghisolfi. Il centrocampista classe 2002 di proprietà della Cremonese è in prestito in Toscana dalla scorsa estate, dopo aver passato un anno tra Primavera (15 presenze e 7 gol) e Prima Squadra grigiorossa (5 presenze), ma non sta trovando lo spazio desiderato. In queste prime 13 giornate di campionato il 19enne cremonese ha giocato solo 4 partite, a cui si aggiungono 2 presenze in Coppa Italia Serie C. Per analizzare la situazione e discutere del futuro del ragazzo abbiamo contattato in esclusiva il suo agente Alessandro Acri di MTA Group Carreer Management.


Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte WWW.CUOREGRIGIOROSSO.COM


RINNOVO E CRESCITA – Dopo una grande stagione in grigiorosso, qualche mese fa la Cremonese ha deciso di premiare Ghisolfi con un rinnovo fino al 2024: «Ad aprile abbiamo firmato un rinnovo quadriennale importante dal punto di vista economico per l’età del ragazzo e per questo siamo grati alla società che ha creduto in lui – spiega l’agente -. Ringraziamo in primis il Cavaliere Arvedi e il direttore Braida, che hanno consentito la realizzazione di questo tipo di contratto. Quest’estate poi abbiamo parlato con i direttori Braida e Giacchetta e l’idea della Cremonese era quella di far crescere il ragazzo in prestito dandogli un’occasione in Lega Pro per poi portarlo a casa cresciuto e integrarlo in prima squadra a livello permanente. Noi crediamo tanto in lui, io lo seguo da anni e sono certo della prospettiva e del valore di Matteo».

SIRENE DALLA A – Pochi mesi fa anche una società di Serie A come il Torino era interessata a Ghisolfi, spiega Acri: «L’avrebbero preso in prestito con diritto di riscatto per farlo giocare in Primavera, ma anche allenare con la formazione di Juric per poterlo comprare e quindi farlo diventare un giocatore della Prima Squadra, prestazioni permettendo». Alla fine invece il 19enne è andato al Grosseto del ds Giammarioli, che almeno nelle intenzioni voleva puntare su di lui: «Una scelta condivisa da tutti, società e giocatore. Ci è stato profilato un percorso che avrebbe previsto la titolarità del giocatore, tant’è che per un mese di fila mister Magrini e il direttore Giammarioli hanno tartassato di telefonate me e Giacchetta».

POCO SPAZIO – Come detto sopra, Ghisolfi ha trovato pochissimo spazio in Toscana, nonostante la situazione difficile del Grosseto (penultimi nel girone B di Serie C): «Quello che è stato prospettato non si avvera perché l’allenatore non si fida a far giocare i giovani e quindi (basta guardare la classifica) la scelta penso sia sbagliata. A oggi sono stati fatti interventi da me e Giacchetta nei confronti della società. Mi sento dire che è fortissimo, ma alla fine non gioca, come un altro ragazzo talentuoso come Artioli, in prestito dal Sassuolo. Lui e Ghisolfi sono giocatori che giocherebbero in tutta la Lega Pro e invece non giocano in una squadra che è in fondo alla classifica. Giacchetta giustamente è molto stupito da questa situazione, si pensa che un ragazzo che ha fatto 7 presenze in Prima Squadra a 18 anni giocando possa fare un campionato di assoluto protagonista nella squadra in cui va. Il problema è che l’Italia è un paese vecchio in tutto, dove si definiscono giovani giocatori di 21 anni, mentre in altri campionati a quell’età hanno 100-200 presenze nei massimi campionati».

RITORNO ALLA BASE – Per questo motivo Ghisolfi farà ritorno alla Cremo a gennaio, in attesa di trovare una nuova sistemazione: «Evidentemente le nostre strade con il Grosseto si separeranno, posso dirlo al 100, 200, 1000%. Si cercherà un’esperienza davvero costruttiva, anche la Cremonese lavorerà per trovare una soluzione che possa mettere in risalto il proprio investimento». Il rinnovo della scorsa Primavera indica che la Cremo punta sul ragazzo, uno dei pochi giovani usciti negli ultimi anni dal vivaio grigiorosso: «Si tratta dell’unico prodotto del vivaio degli ultimi 18 anni che ha giocato più di 2 partite in Prima Squadra per più 120‘ – spiega Acri – . Non credo che Bisoli e la Cremonese fossero sprovveduti a farlo giocare. Giustamente si dovrà dare valore all’investimento fatto, visto che al momento il valore del ragazzo si è ridotto, ma non per colpa sua».


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Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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